Nel 2006 è stato approvato dagli Stati membri e dall’Unione europea il Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH, Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals). Una delle finalità del REACH è quella di generare informazioni su tutte le sostanze chimiche impiegate nell’UE per garantirne l’uso sicuro ed eliminare quelle più pericolose. Nello stesso tempo il REACH promuove la competitività dell’industria chimica europea e l’utilizzo dei metodi alternativi per la valutazione dei pericoli allo scopo di ridurre il numero di test effettuati sugli animali.

Il regolamento REACH prevede l’obbligo da parte delle aziende di registrare le sostanze chimiche prodotte o importate nell’UE in quantitativi pari o superiori a una tonnellata all’anno.  Il 31 maggio 2018 è stata l’ultima scadenza prevista per registrare le sostanze di fascia di tonnellaggio minore. Questo ha portato alla registrazione di 22462 sostanze (ultimo aggiornamento 09 ottobre 2019).
Per gestire gli aspetti tecnici, scientifici e amministrativi del presente regolamento e assicurare la coerenza a livello comunitario in relazione a tali aspetti è istituita l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).
Il CNSC ha il ruolo di collegamento italiano con l’ECHA.

Nel 2008 è stato approvato dagli Stati membri e dall’Unione europea il Regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging of substances and mixtures) che definisce i criteri di classificazione di pericolo delle sostanze e delle miscele, la loro etichettatura e il loro imballaggio.
il Regolamento è andato in piena attuazione a giugno 2017.

Il Reach e il CLP sono normative i cui principi devono essere applicati ad altre norme che si occupano di agenti pericolosi; essi vanno quindi ad impattare su numerose normative specifiche di settori produttivi (detergenti, cosmetici, biocidi, giocattoli, ecc.) e di specifiche attività (sicurezza sul lavoro, trasporti, grandi rischi, rifiuti, emissione in atmosfera, ecc.).